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Croda Bianca 2828 m.  per via Fanton - Dislivello:600 m Difficoltà:da elementare a I grado, alcuni tratti di II gr.ed un tratto di II+     -
Tempo: 3 ore dall'attacco   

CRODA BIANCA
Gruppo delle Marmarole

Cronaca di una rinuncia....annunciata !!!

 
Sulla parete Est si notano due cengie (le più lunghe), la prima erbosa e con qualche mugo, la seconda, più alta e detritica.Si sale fino a quando conviene incontro a F.lla Peronat, ovvero fino a q.2100 c., indi si lascia il sentiero e si va in direzione della prima cengia,(vedi foto 4) superando un avvallamento ed il canalino che conduce al suo ingresso. Si percorre la cengia, alternando tratti erbosi e facili roccette per circa 200 metri, guadagnando ben poco in altezza, fino a toccare le rocce dello spigolo. Seguendo la segnalazione si monta per rocce gradinate ad un caminetto (chiodo alla partenza) che si supera agevolmente. All'uscita si devia a destra, con breve discesa, si va a scoprire un altro camino, più alto e incassato, che costituisce la massima difficoltà della via (II+, circa 20 metri, chiodo a metà).Il tratto che segue si svolge su terreno alquanto facile di roccette e ghiaie e consente di alzarsi rapidamente (ometti) intersecando poi la cengia più alta che proviene dal versante est. Sempre seguendo i bolli rossi si riguadagna quindi lo spigolo in corrispondenza di un ometto. La segnalazione ci guida ancora a destra lungo cenge e facili gradoncini, indi ripunta allo spigolo che viene raggiunto dopo un breve salto di II gr. ed una cengia ascendente. Si è così superato l'alto e ripido risalto dato da due evidenti torrioni, denominati "i gendarmi". Seguono un paio di passaggi aerei, inframezzati da cengette e conclusi da una spaccatura che conduce ad un forcellino.Ancora roccette, un facile camino e poi un ampio slargo detritico. Si va quindi verso sinistra, per buona cengia con un restringimento e superato un breve saltino (IIgr.) (vedi foto 5) si perviene al vasto cengione che prelude alla cupola sommitale. Le rocce progressivamente si adagiano, lo spigolo si trasforma in cresta fino ad annullarsi nella spaziosa vetta.

La discesa: si suggerisce di effettuare la traversata del monte, scendendo verso Forc.Croda Bianca, che risulta essere molto attraente. Un traverso di III gr.lungo 20 m rappresenta un ostacolo non banale, tanto che si consiglia l'uso della corda vista l'esposizione del passaggio. Farlo sotto una grandinata che imbiancò nel giro di qualche minuto tutta la parete, fu un'esperienza che qualcuno ricorda ancora in maniera molto.. adrenalinica; forse troppo!

 

Era da un mucchio di tempo che volevamo entrare nel mondo delle Marmarole, visto che tutte le informazioni acquisite fino a quel momento le descrivevano come selvagge, dure, particolari, poco frequentate e quindi....bellissime!!! Detto fatto, grazie all'appoggio fornito dalla Francesca (una baita "spettacolare" proprio a 10 minuti dal Rifugio Baion), verso le 21.00 di un mese di giugno non proprio bello dal punto di vista atmosferico, arriviamo davanti alla porta della suddetta baita pronti a mangiarci un leone e cacciarci dentro ai sacchi a pelo.

E' un problema se le chiavi non aprono la porta a vetri interna?? Sì, lo è, tanto più che dopo 10 minuti di inutili tentativi il Guru comincia a dare evidenti segni di insofferenza (tralasciamo l'elenco dei rosari che sono usciti dalla sua bocca!!!), perciò non gli sembra vero sentire la Francesca che dice:- Forse a questo punto non ci rimane altro da fare che ..cercare di forzare la serratura -. In un attimo il Guru è aggrappato con i polpastrelli allo stipite della porta ( pass.6b+) e  tutti noi, che capiamo le sue intenzioni, non facciamo in tempo a dire nulla che lui si catapulta verso la porta a mò di marine incazzato, mentre la Francesca gli grida :- Aspetta, ho sbagliato a prendere le chiav.....- Troppo tardi....una Vibram del 42 si abbatte sulla serratura, provocando un rumore sordo, secco, sinistro.....sì, proprio tipo legno che si spacca. Infatti lo stipite laterale presenta ora una spaccatura lunga 30 cm, ma per il resto la serratura è intatta, perfetta, solida e decisamente...stronza!! Morale: Il Guru e la Francesca sono tornati a valle a recuperare le chiavi giuste. Ancora oggi, ripensando alla faccia del Guru mentre spicca il volo verso la porta, ci rotoliamo per terra dalle risate...dopotutto poter tirare giù una porta a calci non è da tutti e il nostro Guru....può!!!

Beh, la partenza non è stata delle migliori, ma dopo una notte tranquilla tutto si vede con animo diverso, perfino le nuvole presenti fin dal primo mattino ci sembrava che dovessero abbandonarci da un momento all'altro, invece....!?!?! E' significativo il fatto che quando verso sera ripassando davanti al Rifugio Baion, alla domanda del gestore che ci chiedeva come era andata, non potemmo dire altro che avevamo dovuto rinunciare a 100 metri dalla vetta a causa chiaramente della pioggia; risuona ancora nelle nostre orecchie il suo commento da uomo di montagna, vagamente ...sarcastico:- eeh...non ci voleva molto a capire che oggi sarebbe venuto a piovere!!!!!!!- Colpiti ...e affondati nell'onore, abbiamo comunque salutato cortesemente   Bernacca, consapevoli di aver fatto nonostante tutto, una grande giornata di montagna.

La sera non si può raccontare, ma rimarrà per sempre scolpita nell'animo di ciascuno di noi (ma anche su di una pellicola 8mm); se per ogni stronzata detta avessimo preso 100 lire.....ora saremmo miliardari!!! Da ripetere assolutamente!! 

 

 


Panorama - Pian dei Buoi (foto 1)

 


Stambecchi poco prima dell'inizio della cengia(foto 2)

 


Panorama dalla cengia (foto 3)

 


All'inizio della cengia (foto 4)

 


Ultimo salto prima della cengia sommitale (foto 5)